Sinossi: Camille ha vent'anni, ama lo stadio nelle domeniche di primavera, con le maniche corte e le bandiere mosse dal vento, e ama la sua curva, in ogni stagione. Lì salta sugli spalti, tiene il tempo con le mani: è la cosa che ama di più al mondo. È l'unico posto dove si sente davvero viva. Ma un giorno, proprio fuori dallo stadio, la sua vita si spezza. Un'auto con a bordo un gruppo di ultras la investe. Tra di loro c'è anche lui : in curva tutti lo chiamano Teschio. Sembra il cliché del cattivo ragazzo, ricoperto di tatuaggi e risposte date solo a metà. Eppure Teschio e Camille sono come due libri uguali rilegati con copertine differenti. Due anime che non hanno fatto in tempo a parlarsi prima, a guardarsi meglio. Si sono passati accanto migliaia di volte, ma non sono mai stati davvero nello stesso posto. Lo sono ora. Ora che il dolore si è mangiato tutto ciò che Camille era. Recensione“Tutto il buio dei miei giorni” è uno di quei libri che inizi a leggere e non smetti più. Non esiste sonno, non esiste fame, niente diventa più importante di scorrere quelle pagine per arrivare a sapere cosa succede dopo, non c’è un momento in cui puoi “respirare” per riprendere la tua vita normale. È uno di quelli che ti entra sotto pelle e lì ci rimane, come un tatuaggio che non vedi ma che ti senti addosso, costante, permanente. Ed è proprio di tatuaggi di cui è ricoperto Teschio, il protagonista maschile, un cattivo “per forza” perché la vita gli ha riservato la parte più dura e gliel’ha servita a più riprese, facendolo cadere mille volte… e lui si è rialzato tutte e mille quelle volte, più forte di prima, più ferito di prima, più disperato di prima, con la convinzione che da quel tunnel non potrà mai uscirci o scappare.
La vita ha riservato a Camille, invece, uno spettacolo diverso. Sorrisi e giornate di sole, una famiglia che la ama, un padre con cui condividere una passione… almeno fino ai vent’anni, quando il destino decide di presentarle il conto, tutto assieme, scaraventandole addosso un peso che la spezza, sia fisicamente che moralmente. Il futuro che le si presenta davanti la schiaccia, le porta via quella vita che ha dentro, piano piano la fa spegnere, soffocandola nella rabbia e nella rassegnazione. Sarà Teschio a farla rivivere, a trovare quel meccanismo che la farà reagire, a trovare uno spiraglio per riaccendere quella vita che non è ancora del tutto morta. E Camille sarà quella che riaccende la luce di speranza in Teschio, che gli farà credere che qualcosa di buono per lui nella vita ci sia, nonostante i sensi di colpa e i segreti che gli logorano l’anima. L’autrice ci dice che Teschio e Camille sono come due libri uguali rilegati con copertine differenti… ed è vero, loro due arrivano da due storie completamente opposte, con due futuri apparentemente lontani, ma entrambi affrontano la vita allo stesso modo, prendendola a morsi, con rabbia, affondandoci le unghie perché non scivoli via. Camille e Teschio sono due facce della stessa moneta, diversi ma ricavati dallo stesso unico pezzo, diversi fuori ma fatti dello stesso metallo dentro. Camille e Teschio hanno la stessa famiglia, gli stessi ideali, la stessa lealtà, la stessa passione che li unisce come se fossero un’unica vita, un’unica anima in due corpi diversi. Teschio e Camille sono come la doppia elica dello stesso DNA, solo assieme riescono ad esistere, a creare quella vita che brucia dentro i loro petti quando sono uniti uno all’altra. A chi consiglio questo libro? A tutti quelli che vogliono una storia d’amore che sia piena di sentimenti e passione. A tutti quelli che non hanno paura di soffrire assieme a Camille e Teschio. A tutti quelli che vogliono una storia d’amore immersa in un ambiente inusuale, come quella dello stadio, della curva, degli ultras, scritta da qualcuno che la curva l’ha vissuta e l’ha amata a tal punto da sentirsela dentro fin nelle ossa. Lo consiglio a tutti quelli che vedono l’amore come una causa persa, come uno stereotipo romantico che si vede solo nei film… questo libro non è una favola romantica, questo libro ti fa passare attraverso la vita, quella vera e brutale, non di sicuro attraverso la fantasia del principe azzurro. 5/5 su Goodreads
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AuthorScrittrice e aspirante sceneggiatrice, appassionata di serie televisive e musica dal vivo. Vive a Seattle e non perde occasione di uscire per scoprire nuovi talenti tra gli artisti di strada. Quando piove è una lettrice compulsiva e scrittrice seriale di fanfiction. Categories
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Novembre 2020
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