In tanti mi chiedete spesso come nascono i personaggi dei miei libri, così ho deciso di scrivere questo post per raccontarvi un po’ come prendono vita i protagonisti dei miei romanzi. Generalmente quando mi viene in mente l’idea di una storia, o è un sogno oppure sto facendo qualcosa per cui la mia mente sta vagando e arriva la folgorazione. In tutti e due i casi il processo è lo stesso: mi viene vivida in mente la scena in cui c’è il mio protagonista che fa qualcosa. Il tutto prende vita nel bel mezzo di un’azione, che scatena emozioni molto forti che sento crescere nel mio petto fino a esplodere. In quel momento, so esattamente ciò che sta animando il mio protagonista (o i protagonisti). Questo, ovviamente, non basta a dare vita a un romanzo, chi mi conosce sa che per me scrivere un libro significa progettarlo, pensarlo per intero prima anche solo di iniziare la stesura, ma questo è sicuramente un inizio da cui spesso parto. Comincio così ad analizzare più in profondità quello che sta capitando al personaggio in quell’esatto istante. Perché si sta comportando così? Perché ha reagito in quel modo piuttosto che prendere un’altra decisione? Cosagli è capitato in passato per farlo reagire in maniera così inaspettata/prevedibile? Da questo punto in poi inizia la costruzione del mio personaggio, analizzo il suo comportamento in quell’istante e poi vado indietro, cercando di ricostruire il suo passato. Ogni nostro comportamento, decisone, anche la più banale, è dettata dalla nostra esperienza/inesperienza. E lo stesso capita per i nostri personaggi, perché dovrebbero comportarsi in maniera differente da noi? L’unica ragione può essere data da un carattere diverso, ed è proprio in questo istante che si definisce l’intelaiatura del suo comportamento. Ognuno di noi reagisce in maniera diversa di fronte alla stessa identica situazione, la differenza la fa in quale ambiente siamo cresciuti, come si è formato il nostro carattere, quanto è stata semplice/difficile la nostra crescita. Ogni persona ha una certa dose di propensione al rischio che ci fa prendere la strada più sicura o quella più avventurosa, anche i miei personaggi ce l’hanno. Perché per me è importante definire il carattere dei personaggi prima ancora di definire le storia? Il motivo è molto semplice: sapere come reagiranno in determinate situazioni mi permette di porre di fronte a loro ostacoli che li faranno cambiare, crescere, imparare qualcosa di diverso di loro. Evolvere è fondamentale per un personaggio, senza evoluzione non c’è spessore e la storia si impoverisce, ma per farglielo fare c’è bisogno di una profonda conoscenza di chi abbiamo di fronte. Quali sono i suoi segreti? Le sue debolezze? Manie? Cosa si nasconde dietro alle sue espressioni? Senza queste informazioni non potrei mai scrivere la storia, ed è per questo motivo che quando metto la parola fine al romanzo, La sensazione di vuoto che mi pervade è enorme. È un po’ come aver vissuto un’intera vita con qualcuno per poi vederlo partire e non tornare più, fare un’esistenza completamente diversa e separata dalla mia. È difficile accettarlo e lasciarli andare.
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AuthorScrittrice e aspirante sceneggiatrice, appassionata di serie televisive e musica dal vivo. Vive a Londra e non perde occasione di uscire per scoprire nuovi talenti tra gli artisti di strada. Quando piove è una lettrice compulsiva e scrittrice seriale di fanfiction. Archives
Novembre 2019
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